ISTITUZIONE PARCO DEL VULTURE, UN RISULTATO STORICO
- Francesco Pietrantuono
- 10 nov 2017
- Tempo di lettura: 2 min
“Quella attuale è una perimetrazione concertata con il territorio e con le popolazioni locali. Sono disponibile ad un confronto con tutti i soggetti che vorranno avanzare proposte costruttive”. perché il Parco deve essere visto come strumento per guardare avanti, in un’ottica di miglioramento”

Finalmente esiste un Ente sovracomunale che potrà mettere insieme voci differenti e armonizzare in un unico sistema la gestione e la fruizione di servizi che oggi devono rispondere ad una richiesta sempre più complessa da parte dell’utenza media. E’, infatti, in forte crescita l’interesse del turista verso le aree protette, ma questo trend è necessario sia accompagnato anche da un sistema integrato di offerte che un modello ‘spezzettato’ non potrebbe mai dare. Si tratta di un percorso iniziato già nel lontano 2001, che ha incontrato diverse difficoltà attuative, che solo negli ultimi anni siamo riusciti ad accelerare e portare a compimento grazie a chi ha voluto crederci: dalla Regione alle Amministrazioni locali, dal mondo dell’associazionismo ai cittadini. Oggi enfatizzando le esigenze mostrate dalle comunità locali e provando a mettere a sistema le diverse peculiarità presenti nell’area siamo giunti ad un risultato storico. L’unità di intenti è proprio l’aspetto prioritario dell’istituzione del Parco Naturale Regionale del Vulture che rappresenta un’opportunità per tutta l’area investita dal progetto. Ed è questo il primo aspetto che bisogna cogliere nell’Istituzione del Parco. Il Vulture è una zona ricca di risorse naturali e paesaggistiche ed è fondamentale non disperdere questo patrimonio, ma essere in grado di coniugare la difesa del territorio, la biodiversità e la salvaguardia delle specie protette con lo sviluppo economico e competitivo della zona circostante.
Noi vogliamo investire, di concerto con le popolazioni locali, in un percorso di recupero della cultura, del patrimonio tradizionale al fine di creare nuove opportunità e valorizzare, con il marchio del Parco, che rappresenta un’ulteriore garanzia per i consumatori, il grande patrimonio enogastronomico dell’area. Quella attuale è una perimetrazione concertata con il territorio, con le popolazioni e con le amministrazioni locali e ciò che veramente conta oggi è che abbiamo raggiunto un risultato importante: abbiamo il Parco. Tuttavia, mi preme ribadire che quello appena iniziato è solo l’avvio di un processo che vuole allargarsi anche ad altri comuni che mostrino lo stesso intento costruttivo di investire in tutela della natura, in cultura ambientale e nello sviluppo sostenibile.
Comentarios