Si è avviato un percorso di straordinaria importanza e novità nel panorama italiano per almeno due motivi. Da un lato, una comunità scientifica autorevole che decide di confrontarsi e condividere risultati. Dall’altro, il fatto che questo consesso seguirà le attività che la Regione Basilicata sta mettendo in campo in termini di indagine epidemiologica e di valutazione dell'incidenza dei fattori ambientali sullo stato di salute della popolazione.
Tutti gli autorevoli ricercatori che hanno partecipato a questa prima conferenza vanno sinceramente ringraziati. Si è avviato un percorso di straordinaria importanza e novità nel panorama italiano per almeno due motivi. Da un lato, una comunità scientifica autorevole che decide di confrontarsi e condividere risultati. Dall’altro, il fatto che questo consesso seguirà le attività che la Regione Basilicata sta mettendo in campo in termini di indagine epidemiologica e di valutazione dell'incidenza dei fattori ambientali sullo stato di salute della popolazione. Quest’ultima costituisce un punto estremamente complesso e innovativo per il quale la Regione può tranquillamente dire di essere all'avanguardia nel panorama italiano investendo risorse proprie e strumenti importanti che, tuttavia, richiedono un intervento normativo nazionale in special modo nell’adeguamento della valutazione di impatto ambientale anche agli aspetti sanitari, molte delle quali ricadono nella competenza statale. Questa prima conferenza ha portato alla condivisione di uno stato dell'arte delle analisi di monitoraggi e di modelli sull'area Val d'Agri e soprattutto ha definito un percorso e un metodo che vedrà l'Istituto superiore di sanità a coordinare questo autorevole consesso nelle successive fasi che riguarderanno ovviamente la condivisione della caratterizzazione ambientale ma anche lo studio dell'incidenza dei fattori ambientali evidenziati sulla salute delle popolazioni locali. All'incontro hanno partecipato per l’Istituto superiore di Sanità Eugenia Dogliotti e Maria Eleonora Sotgiu, Gianluigi De Gennaro dell'Università di Bari, Giuseppe Terrazzano dell’Università della Basilicata, Emilia Piemontese dell'Ufficio Compatibilità del Dipartimento regionale all’Ambiente, Achille Palma e Lucia Mangiamele in rappresentanza dell’Arpab, Michele Greco della Fondazione ambientale regionale di Basilicata, Angelo Cecinato del Cnr-Iia, Cristina Mangia del Cnr-Isaac e Vincenzo Lapenna del Cnr-Imaa.
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