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IL GOVERNO NAZIONALE VUOLE GLI INCENERITORI.

"Il governo nazionale ha deciso di impugnare la nostra legge e vuole imporci la realizzazione degli inceneritori”.

 

Per ben tre volte mi è stato chiesto di modificare l’art.17 co.1 ma ho risposto che andremo fino in fondo. Non consentirò che si realizzino nuovi inceneritori e nuove discariche in Basilicata. Un governo nazionale che calibra bene qualche articolo ad effetto, ma che non ha modificato nulla strutturalmente, con un'unica volontà: mantenere il potere con l'utilizzo più spregiudicato della propaganda elettorale. Con la legge n. 38/2018 sono state riviste completamente le regole del settore rifiuti, del settore bonifiche e della gestione dell’amianto. In particolare, nella parte sui rifiuti abbiamo vietato la realizzazione di inceneritori e discariche in Basilicata. Rendiamo procedibili unicamente gli impianti di recupero di materia, in totale coerenza con le indicazioni comunitarie che, nell’elencare le modalità di gestione del rifiuto, mettono al posto più virtuoso proprio il recupero di materia.

Si tratta di un dispositivo normativo che sostanzia la “Strategia rifiuti zero”, iniziata con le disposizioni contenute nell’art. 47 della legge regionale n. 4 del 2015. Un’azione strutturale e di sistema, che ha cambiato i paradigmi del passato con uno stravolgimento della politica di gestione del settore rifiuti nella nostra regione, portando la percentuale di raccolta differenziata oltre il 50% e con il traguardo del 65%, condizionato alla partenza della nuova gestione a Matera. Un nuovo modello virtuoso che rappresenta un punto di avanzamento indispensabile per salvaguardare il territorio lucano da ingerenze esterne ed apporti di rifiuti provenienti da altre regioni. L’impianto innovativo della legge consente, anche attraverso un’accelerazione della raccolta differenziata, lo smaltimento dei rifiuti con metodi avanzati. Metodi già messi in campo dal Dipartimento Ambiente ed energia con gli Avvisi pubblici per finanziare la realizzazione dei Centri comunali di raccolta, dei piccoli impianti di compostaggio e la riqualificazione dell’impiantistica pubblica esistente verso sistemi spinti di recupero.

Abbiamo ottenuto straordinari risultati in termini di raccolta differenziata; abbiamo modificato norme ed approvato un piano regionale per evitare di far diventare la Basilicata pattumiera d’Italia. Grazie a tali azioni il sistema regionale di gestione innovativa dei rifiuti, disegnato con la nuova legge regionale, non necessita di inceneritori e nuove discariche sul territorio lucano. L’impugnativa è atto politico. In più, in questo caso la norma regionale è coerente con le direttive europee e per la Regione Basilicata abbiamo superato di molto l’emergenza. Per questo dico no e andremo fino in fondo. Al momento purtroppo stiamo collezionando strappi contradditori da parte del governo nazionale, che vanno nella direzione opposta a quella di tutelare la Basilicata: dalla costituzione contro l’intesa in senso “forte”, all’impugnativa per aprire agli inceneritori e alle discariche, alla recente impugnativa delle norme sul minieolico, al mancato rinnovo dell’accordo con Ispra; tutti atti gravissimi che dovrebbero richiamare ad un senso di responsabilità e di correttezza istituzionale

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